venerdì 7 giugno 2013

È che quando c´era da scegliere se stare dalla parte del dionisiaco o dell´apollineo, la prima è sempre quella buona.

Scrivo dopo tante settimane. Non ce n´è bisogno se non fosse che ho mangiato un panino alle verdure lessate e che ho ascoltato il live di una band dark italiana che mi sono rimasti sullo stomaco. Entrambi, dico.
La band italiana dark, mai sentita prima, ha fatto un pippone in inglese maccheronico sul fatto che i SISISIPI (CCCP) sono stati the MOST PUNK BAND in Italy. L´han detto più volte come per sciacquare i loro panni sporchi di una giovinezza trascorsa a Montagnola e Prozac+.
Premesso che ho ascoltato e ascolto ancora molto i CCCP e che trovo certe cose geniali, considerarli la punk band italiana per eccellenza mi lascia così. Con quella voglia di giocare a Tekken con delle bottiglie di vetro e delle facce vere.
Visto che ormai la mia vita è lavoro vero, lavoro per hobby, feste delle medie e Game of Thrones e che le playlist tirano un sacco, farò una selezione musicale di alto lignaggio su quello che è stato il punk italiano con dei commenti alla Barbara d´Urso.
THE GREAT COMPLOTTO
La mia scena preferita. Irriverente, minorenne, stupida al midollo, autistica, outsider. Ad minchiam proprio, ma con classe.
LA SCENA MILANESE
Boh, io se fossi dark e vestissi di nero (oh, già lo faccio). Ricominciamo: se fossi dark e coltivassi, oltre che il mio armadio, anche una collezione di dischi (oh, già lo faccio) probabilmente ascolterei la scena milanese anni ´70. Mittageisen su tutti.
L`HARDCORE ITALIANO DEI PRIMI ´80
Torino-Milano. Ciao, CIAONE.

Termino la playlist perché poi mi mancano i miei dischi.




lunedì 18 febbraio 2013

Ostalgia ostalgia canaglia: il ridente Veneto

Non c´è modo migliore di iniziare un post polemico come questa canzone:


Succede che in Veneto, in un Paesino lontano 8 chilometri dalle mie due vie in croce natie si organizzi una fiaccolata contro il degrado. Viene descritto proprio così, un generico degrado che raccoglie gli immigrati che adescano le commesse del centro facendo elicotteri col cazzo, i butei che ci danno dentro con gli spritz dalle quattro del pomeriggio in poi perché si sa il "No future" assume dei contorni definiti di speranza solo in hangover e i gatti randagi che, leggenda metropolitana vuole, finiranno nelle pignatte dei vicini vicentini.
A questo paese ci voglio pure bene: crescere a 50 chilometri da ogni città di provincia (per la cronaca Verona, Vicenza, Padova, Mantova, Rovigo mica Milano, Roma o Manhattan), senza una rete di trasporti pubblici decenti e soprattutto senza Internet - che arriverà 10 anni dopo, anche se la notizia di un paesino vicino coperto dall´ADSL, l´ADSL!, risale al 2009 - forgia il carattere.
Diventi o Pietro Maso o Stevanin o madre di famiglia che ingurgita psicormarfaci o scappi a gambe levate. La campagna, infatti, lascia poco spazio alle scelte. Le opzioni sono come le buste della bonanima Mike:
a) Ti sposi con la prima persona a cui dai la mano alle superiori. La sposi, ci figli, ti deprimi, ti alcolizzi al bar il sabato pomeriggio con gli amici.
b) Diventi un freak dedito alle tue passioni, le persone ti evitano e ti alcolizzi al bar il sabato pomeriggio con gli amici.
c) Non provi a fare nessuna delle cose che ti passano per la testa tanto hai la fabbrichetta del papà in cui prima o poi finirai e, mentre altri decidono il tuo futuro per te, ti alcolizzi al bar il sabato pomeriggio con gli amici.
Opzione extra d) Scappi a gambe levate e quando torni, il meno possibile, ti alcolizzi al bar il sabato pomeriggio con gli amici.
Il malessere in queste zone non è una spilletta da indossare il venerdì al Plastic ma è una presenza palese. Si manifesta nel bene, tipo contro-culture che in Veneto sono particolarmente attive, bands, attività più che altro underground e in male, nell´individuazione del capro espiatorio di turno. I Ceto Medio, grande band vicentina, ci hanno fatto una hit mica da poco: da ridere se hai un Q.I. maggiore di quello di una triglia, da piangere se capisci che queste parole vengono veramente pensate e pronunciate dal veneto medio per essere seppellite da quel cattolicesimo di comodo che fa del politically correct la propria bandiera. Si pensa negro di merda e poi ci si fa il segno della croce. Questo è ancora il Veneto.


Ovviamente questo link è stato rimosso immediatamente dalla bacheca dell´evento in questione. Ovviamente è lo specchio del pensiero dell´almeno il 90% delle persone che vivono ancora lì e non è generalizzazione.
Ovviamente, visto che nulla è meglio dell´ignoranza nel suo palesarsi, faccio copia e incolla delle migliori argomentazioni tra quelle ancora rimaste con un mio commento di simpatia:

che di tutti questi scrittori, comprese le persone che usano parole difficili per arrivare a nulla

Inutile dire che tutti i commenti sono stati scritti in italiano corrente. La mia pruriginosità mi spingerebbe a chiedere quali sono queste parole difficili, ma ci sono cose molto più divertenti su cui riversare il proprio LOL. Tipo questo:

mi sembra anche che nei commenti sia presente una buona parte di commentatori facenti parte della categoria, bimbi minkia!!!!


Nella terra di Mosconi, R.I.P., le parolacce sembrano essere un attentato all´incolumità:


 il problema di via frattini non è limitato al solo fatto di commesse impaurite, problema che può esistere ovunque, sia chiaro, non meno grave di altri.... o da presunte parolacce!!!

Chi dimostra un minimo di Q.I. viene addirittura additato come studente, magari di Scienze della Comunicazione!

aspetta che comincino a lavorare seriamente e vedremo come la penseranno quando qualcuno gli calpesterà qualcosa di suo, guadagnato con sudore e sacrificio!!!!

Purtroppo è già stato cancellato il commento di una certa Signora dal nome di volatile che minaccia di scrivere personalmente a Zuckerberg perché un commentatore ha scritto una bestemmia in un post. Oltre alla minaccia, il racconto della vita del padre defunto che non diceva nemmeno "cazzo", storie di modelle milanesi dal nome di soubrettes di viale Zara stalkerate dai maniaci di turno e amiche commesse timorose di rincasare tardi la sera perché in un paese in cui non succede mai un cazzo di niente a volte succede un po´di casino e quel casino è casino perché "foresto".

 visti i post all'interno dell'evento c'è da mettersi le mani nei capelli.


E poi c´è il genio, quello che dice "Andate tutti a scuola di autodifesa" che manco Karate Kid.


Link al divertimento! che ormai rimane solo il NO FUN.