sabato 29 dicembre 2012

Cose a caso messe su interessanti solo per gli amici

Inizialmente questo post voleva essere l´ennesima playlist su quello che è stato un anno di totale chaos. Diciamo così, la realtà è che me ne sono solo accorta settimana scorsa quando conoscenti mi hanno ripetuto per la dodicesima volta quale grande cosa fosse trasferirmi a Berlino. Da sola.
Quale fatica?
Non ne potevo più di una situazione che mi stava uccidendo dentro, ho lasciato a malincuore persone e oggetti (leggi: dischi e libri) che mi mancano quotidianamente, più volte al giorno, ho mandato CV in Europa a caso e ho avuto la fortuna di essere assunta da una start-up in Berlino che lavora in un ambito in cui mi è sempre interessato lavorare, quello del gaming. Ho trovato casa facilmente dall´Italia, l´ho ricambiata per motivi esterni e poi ho trovato un monolocale perché un amico lo lasciava. Tutto molto facile. È stato anche molto facile imparare nuove cose al lavoro ed esserne responsabile per altre, nonostante calci in faccia, diffidenza, precarietà subite. Ed è ancora una giungla.
Ho assunto ancora più consapevolezza. Una condanna necessaria che ti fa arrivare a fine giornata felice di te stesso. Sapete quando l´ho scoperto? Quando ascoltando questa canzone, non mi ci riconoscevo più. E l´ho scoperto solo giorni fa, perché prima di fermarmi a riflettere faccio, faccio, faccio, agisco, agisco, agisco. Mannaggia a me.


Mi sveglio e ho il sorriso. Rido, mi diverto. Non me ne frega più assolutamente nulla di dimostrare cose. Questo non significa che non ho ansie, paure o altre sovrastrutture di merda. Ci hanno allevato bene come polli da batteria e il processo di liberazione da tutte queste cose non è immediato. La cosa bella è che non mi fa più paura evitare di avere attacchi d´ansia. Non me ne frega nulla, ma in maniera viva non nel simulacro che sentivo a Milano.
E sorrido. Berlino è fottutamente bella. Anche Milano lo è. Perché? Perché le cose non sono palesi, vanno scoperte, ricercate, sentite. Berlino non è per tutti, come continuo a ripetere. Così come Milano non è solo per gli stronzi.

Rilisciandomi i baffi e compilando la playlist del 2012 posso dire che musicalmente il mio 2012 è stato un anno di merda. Non ho dischi e faccio come i vecchi: ASCOLTO SOLO LE SOLITE COSE.

Gennaio 2012
Un consiglio: non andate mai in Giappone se non volete passare il resto dei vostri mesi come amanti dal cuore infranto. Ero a Tokyo a gennaio. Ci tornerei ora. Non ascoltavo nulla a Tokyo, ma la sigla di Pizza-La è il sunto.


In realtà è un po´una stronzata perché sull´aereo alternavo l´ascolto di Adele con film di Ryan Gosling, gentilmente offerti da Alitalia insieme a merda pura.  Ho già detto che ci sono rimasta sotto con il Giappone? Ribadiamolo.


Febbraio 2012
A febbraio rischiavo di comparire in tv come opinionista, storia lunga. Nel mentre ricevo la telefonata da Berlino per un posto di lavoro asap. Un posto di lavoro che sono riuscita a ritardare due settimane, per cui ho rifiutato ruoli importanti che mi piacevano un sacco per ricominciare da zero, da uno stage di merda. Saltavo dalla sedia. E ascoltavo Battiato, perché sono una brutta persona e Garbo per redenzione.


Marzo 2012 - Agosto 2012
Arrivare in una città che amavi un sacco e che non ami più non è semplice. Tra una cosa e l´altra - leggi: burocrazia, lavoro, cazzi&mazzi - i primi mesi sono state randellate. Fisicamente Berlino mi ha regalato due incisivi mezzi rotti, un occhio nero, diversi lividi per piacere e anche no. Ho conosciuto situazioni molto diverse dalla mia, punti di vista opposti, concerti del sangue e del diletto (FLIPPER, Adolescents, Undertones, Pissed Jeans su tutti), ho ripreso a suonare, ho fatto altre cose. Ho ascoltato moltissimo i Crisis, fino alla consumazione del digitale semmai possa esistere, Joy Division, Echo and the Bunnymen, Death in June, Tenco e tantissimo il secondo di Wavves, Kings of the Beach che rimane un bel disco piacevole dopo mesi e mesi.




Settembre 2012
Settembre è stato il mese del "porcocane rimarrò anche per il 2013 qui a Berlino". Non ero convinta, non sono convinta. Sto vivendo una seconda adolescenza e va bene così.

Visto che mi sto ripiegando in autismo volevo solo ringraziare persone che nel 2012 hanno fatto veramente molto per me che manco nelle fanzine anni Novanta.

Giulo - perché c´era lei durante un mio attacco di panico e non Cookie Monster.
Raffaella - perché è un cuore.
Bambi e Giulia - perché con loro Berlino è fottutamente più bella.
Becciu - perché non lo sento mai ma quella volta che lo sento è cuore.
Beppe - perché è un amico. Ed è la parola più bella del mondo.
Mario - perché è la mia nemesi e la mia crescita, per alcune cose.
Erika - perché se non c´eri te a crederci fortissimo in me, io chissà dov´ero.
Marcio - pure, da 11 anni. E porcodio se ne vanno i migliori, sempre. E anche tu non avresti amato la Berlino di adesso.
Jole - mia mamma.

Dicembre 2012
E ora, 2012, levati di torno che sei stato un anno durissimo. Ma rido, lacrimo e canto. E va maledettamente bene così.




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