domenica 22 aprile 2012

Cronache berlinesi #2: casting

Premessa: ho problemi con il nuovo editor di Blogger. NON impagina e mi chiedo come mai mister G, invece di implementare il proprio team con IT e gente che sappia decretare il successo di almeno uno dei Social Media progettati nel tempo, impieghi le proprie risorse umane per reclutare avanzi di IED che si occupino di quella cosa abominevole chiamata Doodle. Ogni volta che clicchiamo su un doodle, facciamone ammenda, l'esimio signor Gropius si rivolta nella tomba e manco Moira Orfei, visto che quegli sghiribizzi sono spesso quella linea di mezzo che non fa la differenza, se la passa molto bene.Oggi ho partecipato a un casting per la casa! L'evento, da annoverarsi tra un mix di esperimento sociologico e una grande presa per il culo, proprio come la prima edizione del Grande Fratello, è durato un'ora. Per me: ho levato i tacchi quando una spagnola che studia media come uno degli ospitanti è uscita con un commento del tipo Neukolln speriamo si rivaluti che, voglio dire, è Turchia.Io avrei voluto urlare che è la gentrification il problema di Berlino, la gentrification è il problema di Berlino, la gentrification è il problema di Berlino. Chiariamoci: chi studia media per fare il videomaker. Non riesco a continuare, fa già ridere così. Ovviamente il coinquilino più simpatico e normale è quello che studia storia. Ovviamente questo episodio conferma il mio odio nei confronti della Spagna, spagnoli e studenti di media in generale, che non significa niente se non supponenza e presunzione e scarsa capacità di scegliere i calzini. Ah, non ci si divertiva, colonna sonora - voglio dire - i Placebo e acqua del rubinetto. Ed erano giovani. Il mio prossimo tatuaggio sarà Old but Gold. Quando si dice avere grossi progetti di vita.

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